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Barracuda katabasis portofino

Ma cosa si insegna in un corso di Pesca in Apnea???

Questa è la domanda che spesso mi viene rivolta quando propongo oltre ai corsi cosiddetti di “Apnea pura” i corsi di Pesca in Apnea..
A dire il vero molti di questi interlocutori aspiranti pescatori finiscono poi, una volta fatto un bell’esame di coscienza, a chiedere  un corso di Apnea ma non è di questo di cui volevo parlare ora..
Vi sono invece pescatori autodidatti che ad un tratto non sanno più…che pesci pigliare (!!) e sentono il bisogno di evolversi; spesso non sono ne profondisti, ne fanatici, ma semplicemente amanti del Mare, appassionati che hanno ritrovato nella nobile arte della pesca il piacere di ritrovare se stessi e che tengono alla loro passione come una delle cose più preziose nella loro vita.

Pesca in Apnea
Pesca in Apnea

Ben attrezzati, con una forma fisica soddisfacente, alla ricerca di quel pescione che possa fargli vivere il sogno della loro vita, quell’attimo magico da molti definito ancestrale! Insomma chi arriva a voler frequentare un corso di pesca solitamente ha già un proprio bagaglio, sia apneistico che esperenziale e vuole progredire, ma non sa in che direzione. E come in tutte le attività che richiedono tecnica, studio e pratica incontrare un istruttore, un insegnate vero è una grande opportunità. Ma al di la delle capacità divulgative o meglio dietro queste vi è il programma didattico, che deve rispecchiare sia le ambizioni dell’allievo che il bagaglio di nozioni base o avanzate che  la “nobile arte” richiede.

Fucile Pesca in Apnea
Fucile Pesca in Apnea

Una volta iniziato il corso il primo passo è quello dell’analisi dell’attrezzatura in tutte le sue varianti e sfaccettature, anche perchè l’apneista è un inventore di prima categoria. Non vi è infatti pescatore che non abbia scoperto un metodo o il congegno che lo elevi a “detentore di saggezza”. Nella mia carriera di istruttore ne ho viste davvero di tutti i colori: porta pesci brevettati, ferma torce personalizzati, cinture dei pesi e schienalini modificati, per non parlare dei fucili…ma qui ci vorrebbe tanto tempo per scrivere, troppo.

Quello che un istruttore si prefigge è di dare le nozioni di base su quello che si deve avere e quello che va evitato.
Dopo questa bella e variopinta carrellata su attrezzatura ed accessori, solitamente si passa alle tecniche apneistiche, per verificare quanto queste siano già assimilate e padroneggiate dagli allievi; ciò devia inevitabilmente su tutto quello che riguarda la tecnica apneistica e nello specifico viene approfondita la respirazione pre e post immersione ed i tempi di recupero fra un tuffo e l’altro, la postura durante l’immersione, le tecniche di compensazione e la pinneggiata. E proprio in questa fase vengono “a galla” ampi margini di miglioramento in quello che all’inizio sembrava un corso dove non si sapeva cosa imparare…

Bersaglio-Allenamento-Pesca-Apnea
Bersaglio – Allenamento Pesca in Apnea
Pesca in Apnea
Pesca in Apnea

 

 

 

 

 

 

Si arriva finalmente alle tecniche di pesca: tana e razzolo per i principianti assoluti per arrivare all’agguato e l’aspetto e per i più profondi alla caduta. Mi sembra di vedere gli occhi dei miei allievi illuminarsi quando si spiega la teatralità di un aspetto o la malizia durante l’agguato e questo dipende dalla passione nell’insegnamento da una parte e dall’altra dalla voglia di imparare e progredire dall’altra; messi insieme creano un’esperienza indimenticabile.

Spesso il riconoscimento delle specie è un problema: distinguere velocemente un’orata da un dentice, una cernia da un dotto, un branzino da un serra può creare problemi e quindi è bene focalizzare su foto e disegni le sagome, oltre che conoscerne dettagliatamente le abitudini e gli habitat preferiti. Anche ciò ha un suo complemento naturale nella normativa che va sempre ben conosciuta sia come di specie, misure e quantità che in termini di aree protette e limitazioni territoriali (non sempre anzi quasi mai eque nei confronti dei pescatori in apnea…)
Lascio per ultimo due fattori che non possono essere catalogati in quanto onnipresenti durante tutte le fasi del programma: il primo è il rispetto dell’ambiente marino inteso come un unico grande organismo nel quale ci muoviamo, molto sensibile a tutto ciò che facciamo, estremamente delicato ed in una fase molto critica.
Il secondo punto, di uguale importanza è la sicurezza, in quanto la pesca in Apnea è di sicuro un attività potenzialmente pericolosa se praticata nella maniera sbagliata. Anche in questi due ultimi aspetti spesso mi sono spesso imbattuto in persone che avevano solo bisogno di sentire un parere, una raccomandazione, un monito da qualcuno che ne sapesse un pochino in più di loro. Ah dimenticavo, poi c’è l’istinto…ma quello lo si apprende ad occhi chiusi; quindi se ne parla si,  ma ahimè è molto difficile da insegnare…
Vorrei concludere questa breve panoramica sul mondo della Pesca in Apnea evidenziando quanto siano in numero crescente i fucili rosa, ovvero le donne che si dedicano alla nobile arte; probabilmente stanche di aspettare i loro compagni di rientro dal Mare, hanno trovato saggiamente come impegnare il tempo!

Carlo Boscia

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